Cancellati entrambi i voli: la compagnia aerea paga due volte la compensazione pecuniaria.
Il Giudice di Pace di Palermo, con la sentenza 4167 del 15 novembre 2018, ha dato ragione al passeggero, difeso dall’avvocato Claudio Purpura, condannando la compagnia aerea a pagare la compensazione pecuniaria per due voli cancellati, oltre al rimborso delle spese di taxi, hotel e pasti.
Il Fatto.
Il passeggero aveva prenotato un volo per recarsi nel mese di giugno da Palermo a Pantelleria. Giunto in aeroporto, veniva informato della cancellazione del volo e veniva riprotetto in un volo del giorno successivo.
Il passeggero, dunque, si recava con il taxi in un Hotel nei pressi dell’aeroporto e attendeva il giorno seguente per poter partire. Purtroppo, anche il secondo volo veniva cancellato. A quel punto il passeggero doveva rinunciare alla propria vacanza.
Con reclamo si rivolgeva al vettore aereo che respingeva ogni addebito, adducendo che entrambe le cancellazioni erano state dovute a condizioni meteo avverse, quali forti raffiche di vento che non avrebbero consentito l’atterraggio. Pertanto, il passeggero si rivolgeva all’avvocato per tutelare le proprie ragioni.
In diritto.
A. Assistenza.
Il passeggero, anche nel caso di circostanze eccezionali, quali condizioni meteo avverse, ha diritto, comunque, all’assistenza. In concreto, la compagnia aerea avrebbe dovuto offrire il transfer dall’aeroporto alla struttura alberghiera, il pernotto e i pasti.
Per tale ragione, M*** è stata condannata a rimborsare oltre 200 euro di spese affrontate dall’attore.
B. Compensazione pecuniaria.
In ogni caso, il vettore che affermi l’esistenza di circostanze eccezionali è tenuto, non solo, a darne prova, ma a dimostrare di aver adottato ogni misura idonea ad evitare il danno per il passeggero.
Non avendo fornito alcuna prova, la compagnia aerea è stata condannata a corrispondere la compensazione pecuniaria non solo per il primo volo cancellato, ma anche per il secondo.
C. Sulle spese legali.
In conclusione, non solo il passeggero ha ottenuto un risarcimento superiore a 700,00 euro, ma non ha dovuto sopportare alcun costo per le spese legali, avendo il giudice condannato il vettore a corrispondere integralmente le stesse.
Palermo, 16/12/2018.
Avv. Claudio Purpura
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